martedì, Ottobre 8, 2024
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Con l’interruzione dell’energia al Dino Besso si è toccato il fondo

A Teramo con la interruzione della fornitura della energia elettrica al campo sportivo Dino Besso di S Nicolò, per il ritardato pagamento del servizio, che nella giornata di ieri non ha consentito l’allenamento al Città di Teramo, si è toccato il fondo in merito alla gestione delle strutture in materia calcistica .
Il triste episodio di ieri è la ciliegina sulla torta che va ad aggiungersi alla scabrosa vicenda sulla gestione del Bonolis e alla impossibilità della società calcistica cittadina di poterne usufruire a a causa delle altre pretese economiche dell’attuale gestore Jakini , dai più soprannominato Jakiller perché principale responsabile delle disastrose vicende calcistiche della Teramo Calcio 1913.


Domenica scorsa si è arrivato al paradosso che il Città di Teramo nel disputare la partita di ritorno con il Piano della Lente ha svolto il ruolo di ospite nello stadio Bonolis, dove a rigore di logica dovrebbe svolgere il ruolo di padrone di casa.
Voglio qui ricordare che per edificare il Bonolis nel 2005 furono barattati con una legge regionale ad hoc ben 15. 000 mq da aggiungere ai 7.000 già acquisiti dalla società interessata per realizzare una struttura di grande distribuzione di 22.000 mq, che come da previsione ha messo in ginocchio il commercio di vicinato di tutto il comprensorio comunale di Teramo.
Disastri economici a parte, allo stato dell’arte se si vuole favorire la risalita nel più breve tempo possibile nella categoria che storicamente compete al Città di Teramo, chi di dovere deve adoperarsi per fornire alla squadra cittadina l’uso di una struttura nell’ambito del territorio comunale.
Per prima cosa a stretto giro di posta si deve verificare se vi sono le condizioni giuridiche per risolvere una volta per tutte il rapporto di gestione con il Jakini, non sottovalutando il fatto che, finché la gestione del Bonolis resterà nelle mani di questi, le partite che in esso si disputeranno la frequenza sarà boicottata da tutta la tifoseria locale organizzata e non, anche qualora l’uso fosse gratuito.


Altrimenti rimane sempre aperta la possibilità del recupero alla agibilità del Vecchio Stadio Comunale, che per ottenerla e poterci giocare partite di calcio fino all’Eccellenza non comporterebbe grossi investimenti .
Mi sento di aggiungere che la situazione contingente creatasi, potrebbe essere una occasione più che motivata per mettere mano seriamente al recupero del Vecchio Stadio Comunale, mettendolo al servizio del Città di Teramo e di tutte le altre società sportive che ne vogliamo fare uso , per gli allenamenti e per disputarci partite di campionato di competenza, non per ultimo il Miano calcio considerati i seri problemi strutturali che ha con il campo sportivo situato in paese.

Antonio Topitti

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