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Di Padova fuori, Bossi e Sottanelli dentro

E’ mai possibile che nell’era del digitale, delle fibre ottiche, tramite le quali all’istante ci si può collegare con tutti i continenti, in pochi secondi  si possono fare tramite internet transazioni  bancarie con cifre di denaro inimmaginabili , nel nostro Paese  a distanza di tre giorni dal voto e dalla chiusura delle urne, non si ha ancora la certezza matematica dei nomi e  cognomi di tutti eletti e l’attribuzione definitiva dei seggi? 

Fortuna ha voluto che chi ha vinto le elezioni ha ottenuto la vittoria con una maggioranza ampia, ma se i risultati fossero stati diversi, con una differenza risicata fra le coalizioni,  con la situazione che si è creata,  dove  a tre giorni dal voto ancora non si hanno i dati definivi dello scrutinio delle schede elettorali, tutto il Paese sarebbe dovuto stare con il fiato sospeso ancora per giorni, per sapere a quale forze politiche spettasse formare il nuovo Governo . Soprattutto nella situazione difficile che stiamo vivendo sia nazionale che internazionale, dove problemi e interessi in gioco  sono tanti anche in rapporto ai paesi esteri . Tutto il Teramano sta vivendo una situazione altalenante dove un giorno risulta essere eletto Sottanelli di Roseto e l’altro la Di Padova di Teramo, il primo candidato a deputato  in Azione-Calenda, la seconda sempre a deputato nel PD ,  oggi l’eletto da una nota del Ministero è tornato ad essere Sottanelli , ma sempre a livello provvisorio, perché  la stessa  nota del  ministero afferma che i conteggi sono ancora provvisori e possono ancora cambiare con risvolti politici altalenanti in provincia di Teramo,  in Abruzzo, ma anche a Roma. 

Addirittura siamo arrivati al ridicolo che in base ai nuovi conteggi, al momento  risulta rieletto  al Parlamento  anche Umberto Bossi , già proposto  nella giornata di ieri da Salvini,  a causa della sua non rielezione, alla carica di senatore a vita,   con  il paradosso  che nello spazio di un giorno il fondatore della Lega Lombarda è passato da probabile senatore a vita,  di nuovo a senatore con scadenza temporale. 

Tante disfunzioni a causa di una legge elettorale vergognosa  e indecente,  senza nessuna libertà di scelta degli elettori su chi eleggere a causa delle liste bloccate, con addirittura sistemi di calcoli per lì attribuzione dei seggi che si richiamano al gioco del flipper, gioco che consiste nel dare colpi ad una pallina impazzita per evitare che entri in buca, e questa legge elettorale è proprio da pazzi . 

Signori giuristi, alti burocrati e massimi dirigenti dello Stato, problemi di natura politica a parte; sappiate che dietro ai nomi dei candidati ci sono le persone, essi non sono delle bilie , ma degli esseri umani che hanno famiglia, con coniuge e figli e altri ruoli sociali oltre a quelli politici. Dopo  mesi di tensioni tra ottenere la candidatura e campagna elettorale , non è giusto che debbano stare con il fiato sospeso per giorni sulla graticola,  in fasi altalenanti tra le stelle e le stalle in estenuante attesa del risultato vero  . La elezione o no  al Parlamento non è cosa da poco, soprattutto per chi fa politica non negli interessi propri ma della collettività . 

Io una esperienza simile a quella di Sottanelli e Di Padova la vissi   nelle amministrative della nostra città del 1985, quando candidato  al consiglio comunale nella lista del PCI, per due giorni risultai il settimo degli eletti su otto, a causa di un errore di trascrizione manuale del numero uno che divenne un quattro,  attribuendomi in un primo momento in un seggio di Colleatterrato 42 preferenze anziché 12. Non fu per me  una bella cosa,  quando  dopo che  in tantissimi  venendomi a trovare anche a casa, mi avevano fatto le congratulazioni per l’elezione,a distanza di due giorni  mi fu comunicato l’errore e che  dal settimo posto ero passato  al  nono , ovvero al primo dei non eletti ed  era una modesta elezione al consiglio comunale di una piccola città di provincia non al Parlamento nazionale con la carica di Deputato o Senatore . 

Il nuovo Parlamento ha il dovere morale sin da subito,  di produrre una nuova legge  elettorale  nella forma e nella sostanza, che innanzitutto  ripristini le preferenze e libertà di scelta ai cittadini , togliendo il  potere di stabilire gli eletti alle segreterie dei partiti,  che contenga meccanismi semplici e pratici per lo scrutinio delle schede, per fare si che entro e non oltre il giorno successivo del voto si sappia con certezza i nominativi degli eletti e l’attribuzione dei seggi in modo definitivo.

Antonio Topitti

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1 COMMENT

  1. Resta il fatto che ci sono precise responsabilità e gli errori che ne derivano devono obbligatoriamente dare luogo a provvedimenti risarcitori. Questo sul piano giuridico ed economico. Al livello politico vanno intraprese azioni di forte condanna per inammissibili negligenze pregiudizievoli dei procedimenti che potevano già essere messi in atto ( es. Il PD avrebbe già potuto destinare, in prospettiva, Stefania Di Padova a membro di una commissione, ecc.)

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