Andrea Leombruni, l’uomo che ha sparato il colpo di fucile mortale all’orsa Amarena, si difende dalle critiche e dalle minacce di morte in un audio diffuso tramite smartphone. L’uomo, ora sotto sorveglianza per le minacce ricevute da tutta Italia, sostiene di essere stato aggredito e motivato dal timore dell’incursione dell’animale nella sua proprietà.
Nel suo racconto ai carabinieri, ha spiegato di essere sceso sulla sua tenuta dopo aver sentito rumori, pensando che fossero ladri. La paura lo ha spinto a sparare, ma successivamente ha dettagliato di aver udito i cani abbaiare e di essersi diretto verso l’allevamento. Lì si è trovato di fronte all’orsa, che ha descritto come minacciosa, e il colpo è partito involontariamente.
Leombruni è apparso profondamente turbato e sotto choc a chi lo ha visto. Inoltre, è emerso che poco prima dell’incidente, un conoscente in un’auto si era fermato davanti al cancello per avvertire della presenza dell’orso nella zona.
Le minacce di morte e gli insulti hanno portato Leombruni a cercare assistenza legale da due avvocati del Foro di Avezzano. Le minacce sono state particolarmente gravi, con messaggi come “Devi fare la stessa fine di Amarena” e “assassino”, comprese minacce ai suoi familiari. Anche un omonimo di Leombruni è stato oggetto di attacchi e ha dovuto chiarire pubblicamente la sua estraneità alla vicenda.
A causa dell’alta tensione, è stato istituito un servizio di vigilanza rafforzato all’esterno dell’abitazione di Leombruni nelle prime fasi di questa delicata situazione. La vicenda continua a suscitare emozioni e controversie in Italia. Lo riporta il messaggero.
Uomo senza scrupoli …. Vergognati!!!