A quasi due mesi dal sequestro del Liceo Delfico di Teramo, la vita di studenti, docenti e personale scolastico è cambiata radicalmente. Ma il cambiamento ha avuto un impatto anche sui commercianti della zona, che si sono ritrovati a fare i conti con una situazione ben diversa da quella precedente. Se fino a ottobre la presenza continua di alunni e famiglie garantiva un flusso costante di clienti, oggi l’afflusso di persone è diminuito in modo significativo, mettendo in difficoltà molte attività locali.
Nel giorno del “Black Friday”, alcuni commercianti, insieme a genitori e membri del personale docente, si sono riuniti per fare sentire ancora una volta la loro voce, chiedendo un intervento concreto da parte della Provincia. Oltre a sollecitare un cronoprogramma preciso per il ritorno alla normalità, è stata avanzata anche una proposta concreta: quella di Francesco Liguori, titolare del bar “Empatia”, che ha suggerito di spostare una parte del mercato settimanale di sabato in piazza Dante, una zona che, con il blocco del Delfico, ha visto una riduzione significativa del passaggio di persone.
Il progetto di Liguori mira a dare nuovo slancio all’economia locale, riportando un po’ di vitalità in un’area che, senza l’attività scolastica del Delfico, rischia di restare deserta. La proposta ha trovato una risposta positiva tra i commercianti, che vedono nel mercato una possibile soluzione per rilanciare il commercio e ridare speranza alle attività colpite dalla chiusura della scuola.