Un uomo di 51 anni di Teramo è stato condannato a sette mesi di reclusione per minacce e lesioni nei confronti della moglie. Le affermazioni che formano la base dell’accusa sono orripilanti, incluse minacce esplicite di violenza, tra cui la promessa di “sciogliere la moglie nell’acido” e allusioni a contatti criminali in Sicilia.
Inizialmente accusato di maltrattamenti, l’uomo ha infine affrontato un processo con accuse rivisitate di minacce e lesioni. Gli eventi in questione si sono verificati tra il 2019 e il 2020, nel contesto di una separazione conflittuale.
Tra le minacce formulate dall’accusato, vi erano anche quelle di sparare alla moglie e di incendiarla, facendo riferimento a presunti “amici siciliani” in grado di eliminare le persone usando l’acido. In un’occasione, l’uomo avrebbe risposto alle richieste della donna di contribuire alle spese domestiche dicendole di “prepararsi un bel vestito per il funerale”.
È inoltre accusato di aver ferito fisicamente la donna, compreso un incidente in cui l’avrebbe afferrata per un braccio e spinta contro un muro, causandole lesioni alla testa che hanno richiesto un intervento medico d’urgenza.