Ammontano a circa 450 mln di euro le risorse specifiche per il sociale per il triennio 2023-25. Per l’Assessore regionale con delega al Sociale, Pietro Quaresimale, “si tratta di un tesoretto rivolto soprattutto ai cittadini e nuclei familiari che presentano maggiori criticità e fragilità sociali. L’obiettivo primario è quello di incidere sulla complessa situazione sociale presente, ma anche di preparare il futuro delle politiche sociali nella regione Abruzzo. Dovremo essere capaci con la nuova programmazione, – ha proseguito l’Assessore – di proteggere, includere e fornire opportunità di vita a tutti i cittadini abruzzesi”.
L’attività di ascolto e condivisione sviluppata in questi mesi, a livello territoriale, negli ambiti distrettuali sociali, in ognuna delle province abruzzesi, per la redazione dei nuovi piani distrettuali sociali 2023-2025, è stata appena completata. “E’ stato un lavoro particolarmente impegnativo e ricco di utili spunti di riflessione – ha rimarcato Quaresimale – per il quale mi sento di ringraziare tutti i protagonisti per l’elevato contributo di esperienze e competenze che ciascuno è stato in grado di proporre. Gli incontri effettuati – ha aggiunto – vanno a completare il lavoro di co-programmazione sociale iniziato con l’avvio dei lavori della Cabina di regia dove si è potuto prendere atto direttamente del grande lavoro svolto dagli Ambiti sociali, dai Comuni stessi e da tutti gli Enti del terzo settore e di promozione sociale”.
Si tratta di passaggi necessari per la “costruzione” di un percorso condiviso e partecipato che consentirà di avviare servizi e prestazioni sociali diffusi e più efficienti che rispondano anche alle nuove sfide sociali dell’ultimo periodo.
L’Assessore Quaresimale ha anche sottolineato come “per la prima volta nella storia delle politiche sociali e socio-sanitarie regionali, il territorio, insieme alla Regione Abruzzo, risponde con grande senso di responsabilità ed impegno alla sfida più importante dei prossimi anni, che riguarda la capacità di governare i processi istituzionali in collegamento con il terzo settore e gli organismi rappresentati dei cittadini al fine di assicurare un utilizzo delle risorse plurime finanziarie, strutturali ed umane e professionali, mirato e complementare, in cui – ha concluso – entrano in gioco risorse nazionali e regionali ordinarie e straordinarie, oltre che la sfida della Missione 5 Sociale del PNRR e delle politiche comunitarie del FSE 2021-27”.