Il dipendente, responsabile delle buste paga dell’Ente e indagato per truffa aggravata ai danni dello Stato, ha già restituito metà delle somme percepite illecitamente e si è impegnato a restituire il resto a breve. Assistito dall’avvocato Guglielmo Marconi, ha espresso pentimento davanti al GIP, che ha respinto la richiesta di sospensione dal servizio, ritenendo improbabile la reiterazione del reato dopo il suo trasferimento in un altro settore.
Nel corso delle indagini emerge anche un possibile problema di discontrollo degli impulsi, simile alla ludopatia, che potrebbe aver influito sul suo comportamento amministrativo.