“Gli impianti di risalita sono un’infrastruttura fondamentale per ogni territorio turistico di montagna.
Sugli impianti dei Prati di Tivo, aldilà delle tematiche giudiziarie su cui è giusto non entrare, va posta però una seria riflessione. Negli anni, la spesa per la realizzazione (più gli investimenti) degli impianti di risalita sono costati all’incirca tra i 20 ed 21 milioni di euro. Ora il progetto prevederebbe la vendita degli impianti all’incirca intorno al milione e mezzo.
È come se comprassi una casa a 100.000€ e poi la metto in vendita per 7.000€, non sembra un grande affare per la collettività.
Visto il grave danno di immagine che la vicenda degli impianti ai Prati di Tivo sta arrecando a tutta la montagna teramana, forse sarebbe il caso che i principali soggetti che hanno la proprietà degli impianti (attraverso la gst), la Provincia di Teramo e la Camera di Commercio, valutassero se ci sono ancora le condizioni per la vendita ai privati.
Sfruttare anche i tanti fondi che stanno arrivando dall’Europa e dal Governo, per il rilancio del territorio montano e delle sue infrastrutture può essere un’opportunità da non perdere.
Sono sicuro che questa riflessione potrà essere portata avanti anche dai comuni del comprensorio della montagna teramana. È uno dei posti più belli d’Italia diamogli l’opportunità di competere con le giuste condizioni.
Tu come la pensi?“.
Vice coordinatore regionale della Lega Antonio Zennaro
Che c’entra la lega con l’Abruzzo?
Noi non siamo ladroni,anzi rivogliamo
i 49 milioni rubati dal vostro fondatore
Umberto Bossi.