Ennesimo episodio di violenza nei confronti della polizia penitenziaria a Castrogno. Un giovane detenuto di origine bulgara, noto per la sua indole aggressiva, ha dato sfogo alla sua furia e il personale è intervenuto per fermarlo. Durante l’incidente, uno degli agenti è stato afferrato alla mano, subendo una lesione ai tendini del dito e una prognosi iniziale di 40 giorni.
La segreteria provinciale del Sinappe ha commentato l’accaduto, sottolineando che queste dinamiche violente sono purtroppo all’ordine del giorno e mettono a rischio la sicurezza dei poliziotti penitenziari. La mancanza di un supporto adeguato, come l’utilizzo del taser, già impiegato da altre forze di polizia, rischia di diventare una responsabilità dello Stato nella salvaguardia del personale. Nel frattempo, alla collega coinvolta nell’incidente, viene augurata una pronta guarigione.
Questo episodio evidenzia ancora una volta i rischi che i poliziotti penitenziari affrontano quotidianamente nel loro lavoro e solleva la questione della necessità di fornire loro strumenti adeguati per garantire la loro sicurezza. È fondamentale che lo Stato si assuma la responsabilità di proteggere il personale penitenziario e di valutare l’adozione di misure di sicurezza adeguate per prevenire e gestire situazioni di violenza simili in futuro.