HomeNewsAllarme Uil sull'Esclusione Sociale in Abruzzo: "Necessaria una Svolta Sistemica"

Allarme Uil sull’Esclusione Sociale in Abruzzo: “Necessaria una Svolta Sistemica”

La Uil Abruzzo, per mezzo del segretario generale Michele Lombardo e di Massimo Longaretti, ha espresso forte preoccupazione per i dati del recente rapporto Eurispes che collocano la regione tra le aree con i più alti livelli di esclusione sociale e territoriale in Italia, posizionandola all’ottavo posto generale con un indice medio-alto pari a 101,8. I sindacalisti sottolineano come l’Abruzzo si confermi tra le regioni del Sud con maggiori problematiche, evidenziando ritardi strutturali e disuguaglianze sistemiche che limitano l’accesso ai diritti fondamentali.

Le maggiori criticità si riscontrano nell’esclusione dal diritto al lavoro (indice 102,5), segnata da elevata disoccupazione giovanile, part-time involontario e lavoro irregolare, oltre alla preoccupante fuga dei giovani laureati che nel 2023 ha toccato il 17,7%. Anche l’esclusione economica è particolarmente grave, con l’Abruzzo al quinto posto (indice 105,8) a causa di redditi bassi, povertà e difficoltà nell’accesso al credito. L’indice di esclusione sociale (101,4) riflette carenze di opportunità culturali, scarsa partecipazione civica e la sottorappresentanza femminile nelle istituzioni locali. Non migliorano i dati per i servizi pubblici (indice 101,3, nono posto) e i diritti trasversali come ambiente e funzionamento istituzionale (indice 101,4, ottavo posto).

L’unica area in controtendenza è il diritto alla salute, dove la regione si distingue positivamente collocandosi al dodicesimo posto, con un indice di esclusione medio-basso (99,1), risultando l’unica regione meridionale fuori dalle fasce più critiche.

La Uil critica aspramente le politiche finora adottate, definite “emergenziali, frammentate e prive di visione sistemica”, avvertendo che senza un approccio territoriale condiviso, anche strumenti come la ZES unica o i fondi europei rischiano l’inefficacia. Il sindacato rinnova la propria disponibilità al confronto con tutte le parti sociali per affrontare e superare le criticità regionali.

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