Antonetti lo chiama “Smodello D’Alberto -Teramo”, parafrasando la locuzione, priva della “s”, con la quale l’attuale amministrazione celebra la sua ormai più che quinquennale attività.
Carte alla mano, frutto di una ricerca approfondita e dettagliata, il consigliere d’opposizione nel corso di una conferenza stampa convocata nei saloni dello Sporting Hotel, si immerge nel lungo elenco delle opere annunciate e mai realizzate. Delle promesse fatte e non mantenute.
Prima di passare ai particolari, però, Antonetti con una punta di ironia smonta la liturgia del centrosinistra dalbertiano dato per vincente in provincia di Teramo alle ultime regionali. “Il sindaco – dice Antonetti – farebbe bene a parlare di un modello Mariani-Pepe, visto che il suo candidato (Cavallari, ndr) è stato nettamente surclassato”. Antonetti, poi, entra nei particolari. E’ lungo l’elenco del non fatto, snocciolato con date, riferimenti e scadenze non rispettate. Dalla mancata ristrutturazione del Municipio, alla riaperture delle scuole danneggiate dai terremoti, e poi ancora focus sui siti archeologici, il mercato coperto, la centrale elettrica della Cona, le case di via Longo, il vecchio e il nuovo Stadio, l’autostazione di piazzale San Francesco, spopolazione e crisi del commercio in centro e via discorrendo per finire con l’Ipogeo. Sì, proprio il padellone di piazza Garibaldi. La fine dei lavori annunciata per l’apertura delle scuole, 2023 naturalmente, è di fatto molto al di là da venire. Lavori fermi da tempo.
“E così – ha aggiunto Antonetti – mentre L’Aquila diventa Capitale italiana della Cultura 2026, Pescara a settembre 2024 ospiterà il G7, l’Aeroporto di Pescara diventerà Intercontinentale, nel territorio chietino continuano a insistere e insediarsi importanti insediamenti industriali, ecc secondo il nostro Sig. Sindaco in Abruzzo tutti dovrebbero seguire lo “smodello D’Alberto-Teramo”, sicuramente noto per lo spropositato impegno di oltre 1.300.000,00 euro annuali per lo svolgimento di qualche concerto e la concessione di tanti contributi a piccole iniziative!!!”. “Investimenti produttivi zero”, ha concluso Antonetti aggiungendo che “la cosa ancor più grave è che tutto ciò avviene con un avanzo di bilancio di circa 50 milioni di Euro, con una liquidità disponibile di circa 5 milioni di euro e con un ricorso a finanziamenti pari allo 0,75 a fronte del 10% consentito, dati che se riferiti ad Ente pubblico rappresentano sicuramente tutt’altro che un sintomo positivo, di vivacità e di coraggio”.