HomeCittàCona, Piano Solare, Fonte Baiano: Un Viaggio Tra Quartieri Disconnessi

Cona, Piano Solare, Fonte Baiano: Un Viaggio Tra Quartieri Disconnessi

Stimatissimi,

dalla toponomastica del Comune di Teramo si rileva facilmente come la città si sia sviluppata in modo disarmonico e disorganico, generando diffuse criticità in ordine ai servizi da rendere ai cittadini residenti; sono cresciuti ambiti urbani periferici lungo direttive extraurbane e suburbane, slegati dal centro della città. Si sono così creati ambiti territoriali avulsi che hanno difficoltà a dialogare con il suo“cuore”, quasi a sembrare realtà totalmente differenti ed in contrapposizione. I quartieri e le zone periferiche della città appaiono come corpi separati che non hanno alcuna relazione funzionale sia di tipo urbanistico che sociale. E’ urgente ricreare quanto più possibile le condizioni di uno sviluppo organico della città in modo che essa possa crescere “insieme” a tutte le sue componenti. La città deve essere considerata e vivere nella sua generalità e complessità; le periferie debbono acquisire un ruolo importante edecisivo per una crescita funzionale. In ciò lo strumento del PRG deve avere un ruolo decisivo e occorre che nel corso del procedimento di cui all’oggetto tutte le componenti della città siano liberate per un confronto sul tema.

Quali sono state le cause che hanno determinato una criticità così evidente? In estrema sintesi se ne elencano alcune. L’orografia del territorio (interessenza di ambiti collinari e fluviali). Una diffusa politica clientelare delle Amministrazioni pubbliche succedutesi negli anni che hanno favorito interessi particolari piuttosto che generali. Sono stati dettati ed approvati Piani Regolatori Generali con elevati indici di fabbricabiltà e di edificabilità. Sono stati concessi volumi edilizi  razionalmente superiori alle scarse aree disponibili. Si è così organizzata una città “compressa”, con pochi spazi per i servizi collettivi, per la quale adesso si scontano le tante difficoltà.

Fatte le debite premesse di carattere generale, nello specifico, per quanto riguarda il territorio dello scrivente Comitato di Quartiere, sono dovute alcune considerazioni che vengono solo accennate, per poi essere sviluppate nel corso di altri incontri.

Il territorio del Comitato è formato dalla sommatoria di tre quartieri (Cona, Piano Solare e Fonte Baiano) che sia orograficamente che nella loro conformazione sono totalmente differenti. I primi due sono collocati nelle vicinanze del fiume Tordino e sono prospicienti alla collina di Fonte Baiano. La Cona di è sviluppata disorganicamente lungo la direttrice della SS80 8strada per l’Aquila) come fosse un “serpentone”. Nel suo sviluppo si evidenzia una eccessiva assenza di spazi pubblici e per servizi di sosta alle auto, pur in presenza di importanti insediamenti scolastici. Inoltre, nel cuore del quartiere insistono due importanti criticità storiche di tipo urbanistico e sanitario. Per la prima (Stazione elettrica Enel), con il suo trasferimento in un’area posta a breve distanza, si è cercato di dare una soluzione alle accennate problematiche,  mentre per la seconda (Area della Fornace Scimitarra), di proprietà privata,si è da anni in attesa di una definizione. Il Comitato ritiene che il quartiere Cona abbia assoluta urgenza di spazi pubblici e di sosta per auto, perché nel contempo lungo la sua direttrice sono state rilasciate licenze commerciali di importanti supermercati alcuni dei quali non sono dotati di sosta propria.

Diversi e differenti sono le problematiche che attengono gli altri due quartieri. Quello di Fonte Baiano, localizzato in collina, è stato “assalito” negli anni da una diffuso intervento edilizio con assenza di opere di urbanizzazione. Si sono realizzate palazzine di differente conformazione e con indici di fabbricazione abbastanza elevati, appesantendo l’ambito collinare già sofferente sotto l’aspetto idrogeologico. Al riguardo occorre ricordare che esiste una relazione geologica risalente a qualche anni fa, disposta da parte del Comune di Teramo, che deve avere la giusta considerazione.  

Cosa fare? Sulla base della nuova legge regionale sul consumo zero dei suoli, appare evidente che sui pochi spazi verdi ancora esistenti (al limite collinare) non si debba più permettere insediamenti privati e nel contempo porre mano alla riduzione del rischio idrogeologico attraverso appositi finanziamenti.

Una differente conformazione territoriale ed urbanistica consentono al quartiere di Piano Solare una condizione più privilegiata. Nel suo contesto, comunque, per la presenza di due importanti istituti scolastici, vi è una carenza di spazi di sosta, mentre le aree verdi pubbliche sono in linea con le esigenze del rione per la vicina presenza del Parco fluviale e per opere in corso di realizzazione.

Teramo li 5/12/2023                            Il Presidente  (Bucciarelli Domenico)

RELATED ARTICLES

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

spot_img

Most Popular

Recent Comments

davidedemario on L’antagonismo di Teheran