Il giudice Lorenza Pedullà del Tribunale di Teramo ha disposto la rimozione degli otto cannoni sparaneve arrugginiti e fuori uso che deturpavano l’area sciistica dei Prati di Tivo. Marco Finori, gestore degli impianti, dovrà trasferire i cannoni in un luogo sicuro e adatto a garantire la sicurezza pubblica, con un termine di 20 giorni per completare l’operazione e coprendo personalmente i costi.
Questa decisione arriva dopo che un precedente tentativo di rimozione da parte del Comune di Pietracamela era stato bloccato dall’opposizione della società di gestione. L’intervento del giudice potrebbe rappresentare un primo passo verso la rimozione di altri impianti sciistici abbandonati, come le seggiovie Quadriposto e Pilone di Mezzo, anch’esse sotto la gestione di Finori e di proprietà della Gran Sasso Teramano. La rimozione di queste strutture, sperano molti, potrebbe finalmente risanare un’area che rischiava di diventare un simbolo di degrado piuttosto che una destinazione per gli sport invernali.