L’esame necroscopico eseguito ieri mattina all’ospedale Mazzini dall’anatomopatologo Gina Quaglione, ha confermato il sospetto di una malformazione congenita nel piccolo che esclude quindi qualsiasi responsabilità di altri, genitori o soccorritori. Il piccolo si era dapprima lamentato mentre era in macchina con i genitori, poi aveva subito un arresto cardiaco.
Nonostante l’arrivo tempestivo dell’auto medica del 118, le manovre per rianimarlo sono state lunghe, disperate e vane, come pure l’assistenza portata al pronto soccorso da decine di medici e infermieri.
E’ stata una malformazione congenita la causa della morte del piccolo Francesco
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