Nella giornata di mercoledì 19 ottobre si è svolto presso l’Università degli studi di Teramo, alla presenza di una nutrita platea, il convegno intitolato “Tra Interamnia e Ager Pretutianus: quale funzione per il territorio teramano?” organizzato dal Rotary Club di Teramo.
L’incontro ha dato l’opportunità di discutere ed approfondire la questione della vocazione socio-economica del territorio provinciale teramano e delle sue prospettive di sviluppo, attraverso l’allestimento di tre tavole rotonde incentrate sulle tematiche intitolate “Frontiere dell’occupazione”, “Economia del benessere” e “Transizione ecologica”.

Il convegno si è aperto con i saluti del Magnifico Rettore dell’Università degli studi di Teramo Dino Mastrocola, ed ha ospitato una lectio magistralis del Rettore emerito Luciano D’Amico e gli interventi di Fabio Graziosi, Professore UNIVAQ, Presidente Fondazione VITALITY, Antonella Ballone, Presidente CCIAA Gran Sasso e socio Rotary Club Teramo, Massimiliano Monetti, Presidente Confcooperative Abruzzo, Claudio Ucci, Presidente Distretto Turistico del Gran Sasso, Katia Cannita, Direttore Oncologia ASL Teramo, Mauro Serafini, Professore Nutrizione Umana UNITE, Francesco Carelli, Direttore Macro Area Centro ENEL, Mosé Renzi, Direttore Generale Interporto d’Abruzzo, Enzo Di Salvatore, Professore UNITE e Direttore centro di ricerca “Transizione ecologica, sostenibilità e sfide globali”.
I lavori si sono conclusi con l’intervento del Presidente del Rotary Club Teramo Giammario Cauti che ha sollecitato una riflessione sulle politiche necessarie per garantire al territorio teramano il recupero di una centralità nel contesto regionale.