Incontro stasera al Parco della Scienza tra Comune, residenti e commercianti. Tema centrale i dettagli del Piano di Mobilità Sostenibile, il famigerato PUMS.
L’assessore Filipponi si è speso per più di un’ora nella premessa, nel tentativo di addolcire una pillola davvero difficile da mandare giù. Secondo l’assessore il piano contiene una serie di iniziative che non potranno che portare benefici alla città. Più parcheggi, meno traffico, insomma una città più vivibile. Tutte buone intenzioni che si scontrano con la realtà di una città con un forte decremento di residenti e in ritardo su tutto. Sulla ricostruzione, sull’edilizia scolastica, sul recupero dei beni architettonici e tanto altro ancora.
“E’ un piano – ha insistito Filipponi – che potrà essere cambiato in molte sue parti” . Ammissione che ha sollevato non poche perplessità in platea. In particolare Il consigliere dell’opposizione Antonetti – intervenuto nella doppia veste di residente e componente del parlamentino comunale – stuzzica l’assessore proponendogli nel suo feudo, San Nicolò a Tordino, l’istituzione di parcheggi blu. Una provocazione, seguita da una considerazione. “Dalle sue parole – lo incalza Antonetti – si capisce che neanche voi della maggioranza siete soddisfatti del piano. Vi chiedo con quale spirito pagherete i 90 milioni della parcella. E come potete chiedere ad altri di fare osservazioni su un piano in trenta giorni, quando voi avete impiegato 18 mesi per farlo? Se per ottenere dei fondi bisogna distruggere una città, ci conviene fare una colletta”, conclude il consigliere di Forza Italia.
Per Dario Sfoglia il PUMS va rimandato al mittente, senza se e senza ma. Teramo ha una sua realtà non comparabile con città più grandi e stigmatizza il paragone improponibile fatto con Barcellona. Il PUMS è un vestito che Teramo non può indossare”.
Anche Antonio Topitti, in serata voce della Confesercenti, nel suo intervento ha avuto parole dure contro le scelte dell’amministrazione. “Se passa il PUMS saranno problemi per tutti non solo per i commercianti. Gli immobili saranno svalutati, gli affitti crolleranno, gli studi professionali se ne andranno. Azzeriamo la delibera e facciamo un tavolo che coinvolga tutti, visto che anche Filipponi ha espresso perplessità. Riportare la gente in centro è la priorità”.
Franca Labrecciosa oltre a ribadire il suo pensiero contrario espresso nei giorni scorsi, stigmatizza con parole “colorite” la latitanza del sindaco D’Alberto e per il consigliere della Lega Rabbuffo “molte delle rassicurazioni date da Filipponi sono parole non confermabili. “Dice che il numero dei parcheggi aumenterà, invece molti saranno addirittura tolti. La ZTL proposta è più grande di quello che si vuol far credere”. Rabbuffo ne ha anche sulla gestione delle soste blu.” La città è condizionata dai gestori dei parcheggi. E’ necessario revocare la concessione alla Easy Help e la Ztl deve rimanere così com’è”.
Interviene anche una commerciante di piazza Verdi. Rimarca la situazione degradata della piazza e rimprovera agli amministratori di non conoscere i problemi che la gente comune dovrà affrontare con l’ampliamento della ZTL.
Contraria al PUMS anche la Confartigianato. “Teramo ha perso tutto. le valli limitrofe vogliono unirsi a Pescara e Ascoli. Riportare la gente a Teramo è indispensabile”.
Tiberio Voconi, storico commerciante di corso San Giorgio, sottolinea la disaffezione della gente comune per il centro. Cipolletti di Fratelli d’Italia: “Voi stessi avete criticato il PUMS, se non piace a voi come può essere che piaccia mai ai teramani. I teramani non lo vogliono e deve essere azzerato”.
Per Osvaldo di Teodoro il PUMS “non è un percorso condivisibile. I punti di forza della città sono tutte incompiute. Comune, scuole, conservatorio Braga, teatro Comunale, mercato coperto”.
Franco Cifoni , commerciante di Via Savini rimarca l’azzeramento dei parcheggi liberi nella zona, proprio in mattinata, e accusa il comune di inadempienza su tutte le promesse fatte. “Un discorso particolare – ha aggiunto Cifoni -è quello dei dipendenti che lavorano in centro. E’ un numero maggiore di quello del centro commerciale. Rischiano tutti il posto di lavoro”
Bisogna riconoscere che l’assessore Filipponi è stato un professionista del dribbling. In solitudine davanti ad una platea agguerrita ha adottato la tattica gattopardesca del dare ragioni a tutti per non dare ragione a nessuno, alla Tomasi di Lampedusa. Si è capito che alla fine il PUMS meriterebbe un commento mutuato da una famosa locuzione Fantozziana intuibile nel titolo in alto. Ma s’ha comunque da fare. Mah!
