HomeCon un piede a terraIl riposo di Augusto 

Il riposo di Augusto 

Eccoci qui, Agosto è arrivato.

Buon primo Lunedi’ di Agosto amici lettori della mia piccola rubrica “Con un piede a terra” sempre qui, su Teramonews.net.

Lo sapevate che Agosto, oltre ad essere l’ottavo mese dell’anno (tra meno di quattro mesi è Natale, sorrido) era stato un tempo il sesto mese del calendario di Romolo sexstlis? Fu nell’anno 8 a.c. che il senato romano dedicò il mese a Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto, da qui Agosto.

Ad Augusto venne dedicato anche il famoso Ferragosto, nome che deriva da Feriae Augusto, cioè il riposo di Augusto.

Altro giorno importante è il 10 Agosto dove la famosa notte di San Lorenzo fa stare col naso all’insù. 

Anche i giorni della canicola, ovvero i giorni più caldi e afosi dell’anno si trovano nel mese di Agosto. 

Tornando ai giorni nostri, Agosto è il mese delle ferie per la stragrande maggioranza di noi, giorni in cui ci si dovrebbe riposare ma che, inevitabilmente, diventano giorni dove spesso ci si stanca di più: la ricerca del relax ad ogni costo è faticosa, piena di insidie e corse farneticanti. Pensare che basterebbe poco per riposarsi ma, a noi, il poco evidentemente piace poco.

Finito il giochino col poco, torno a lui, al riposo di Augusto, al mese delle ferie, per chi ha un lavoro ovviamente e per chi può permettersi di andare in ferie.

E già perché anche le ferie sono diventate un lusso.

Il mese di alta stagione non fa sconti a nessuno, figuriamoci con l’attuale crisi economica e la cattiva speculazione in atto, coperta da ovattate distrazioni come gli sbarchi clandestini con l’opzione morte,  come il caldo eccessivo e il clima tropicale in un Paese meditteraneo, come i classici milioni di italiani sulle strade o in coda che tanto é uguale.

Quello che certamente è uguale un po’ per tutti è che Agosto resta il mese delle ferie,  il mese che precede l’apertura della scuola e che lascia sempre un sapore malinconico sulle labbra salate,  perché quando Agosto sta per terminare sta per finire anche la bella stagione.  

E dalla pubblicità a breve arriverà anche il primo panettone togliendo tutta la poetica che ormai è in via di estinzione, un po’ come la nostra umanità.

Pensandovi vi saluto e buone ferie a tutti.

Francesco Barnabei

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