Il futuro dello stabilimento IMR – Industriale Sud continua a destare forte preoccupazione tra lavoratori e istituzioni. A lanciare un appello unanime alla politica locale, regionale e nazionale sono il Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto e il consigliere regionale Dino Pepe, che chiedono con forza l’attivazione di un tavolo ministeriale per la vertenza che coinvolge oltre 420 lavoratori tra dipendenti e interinali nel solo sito teramano.
A seguito dell’ultimo tavolo convocato in Regione su richiesta dello stesso primo cittadino, D’Alberto ha sottolineato l’assenza di un piano industriale chiaro da parte dell’azienda.
“Nonostante le rassicurazioni e gli annunci, per Teramo non c’è alcuna visione concreta. I progetti ventilati nei mesi scorsi sono rimasti vaghi, e il comportamento di alcuni rappresentanti aziendali nei confronti delle legittime preoccupazioni dei lavoratori è stato inaccettabile”, ha dichiarato D’Alberto.
La preoccupazione condivisa anche dalle sigle sindacali riguarda, in particolare, l’assenza di impegni specifici per il sito abruzzese, mentre altre sedi del gruppo sembrano ricevere maggiore attenzione. Da qui la richiesta, congiunta, di un confronto a livello nazionale:
“Bisogna superare i localismi che rischiano di penalizzare il nostro territorio. Serve un approccio sistemico per verificare dove e come l’azienda intenda davvero investire. Chiediamo al Governo di aprire un tavolo ministeriale per fare chiarezza, prima che sia troppo tardi”, ha aggiunto il Sindaco.
Accanto a lui anche Dino Pepe, che ha rivolto un appello diretto alla Regione Abruzzo:
“Non può più permettersi di rimanere spettatrice. La linea della neutralità non ha prodotto risultati in passato e non ne produrrà in futuro. Serve un’azione politica forte e unitaria per difendere l’occupazione, il know-how e l’identità industriale di Teramo”.
Secondo Pepe, la situazione attuale, con il mancato rispetto degli impegni e l’assenza di progettualità credibile da parte dell’azienda, rappresenta un segnale d’allarme che non può più essere ignorato.
Nel frattempo, il Comune di Teramo conferma il pieno sostegno ai lavoratori e la disponibilità a supportare ogni iniziativa concreta per la salvaguardia dell’occupazione. La posta in gioco è alta: non solo la tenuta occupazionale, ma anche il futuro di uno dei più importanti presidi industriali della provincia.