E così la Nuova Teramo Calcio dopo la sfilata a Piazza Martiri di giovedì sera prossimo venturo davanti ai suoi tifosi, sabato 17 sarà costretta a migrare in quel di Montorio per disputare la partita di debutto nel campionato di Promozione nel quale è stata costretta a ripartire onde evitare la sparizione dallo scenario calcistico .
Lo scenario creatosi ormai è noto a tutti , il Teramo Calcio pur avendo a livello sportivo disputato un buon campionato nel 2021-22, piazzandosi nei posti alti della classifica nel proprio girone di serie C, a causa della responsabilità di dirigenti “prenditori “ che di fatto ha portato al fallimento la società a ripartire dal campionato di promozione, dove sarà costretto a giocare con squadre con gestioni quasi amatoriali di frazioni e piccoli comuni della provincia, con la ciliegina sulla torta che dovrà disputare un derby con il Piano della Lente storica squadra di una frazione cittadina .
Il bello è che sabato 17 settembre il derby non sarà disputato al Bonolis, stadio ufficiale della Teramo Calcio ma in quel di Montorio, a causa dell’alto costo dell’uso della struttura teramana e soprattutto dei difficili rapporti creatisi in città con l’imprenditore prenditore attuale gestore dello stadio. Tutto grazie alla magnanimità del Sindaco di Montorio che si è dimostrato disponibile a concedere l’uso della struttura, fra l’altro inaugurata nei giorni scorsi alla società teramana . Un vero peccato che tanta magnanimità il Sindaco in questione nello stesso frangente non la abbia dimostrata nei confronti dei figli di migranti in età scolastica. Quindi il glorioso e storico Teramo Calcio dopo i fasti della gestione Campitelli con la conquista nel 2015 della serie B, poi negata dai giudici sportivi a seguito di probabili inciuci con il Savona , oltre all’onta di dover disputare un campionato in una bassa categoria, sarà costretto a disputarlo da migrante anche quando gioca in casa perché al momento nel territorio comunale non vi sono al di fuori del Bonolis strutture disponibili e a norma per poter disputare le partite .
Il problema non sarebbe esistito se negli anni passati anziché lasciarlo all’abbandono, si fosse ristrutturato e adeguato il Vecchio Comunale a struttura polifunzionale ove realizzare eventi di varia natura, sia naturalmente sportivi in primis il calcio concedendolo in uso a società minori tipo il Miano Calcio che ne ha da anni estremo bisogno, che per manifestazioni ricreative musicali come concerti o altro . Purtroppo il Vecchio Comunale più passa il tempo e più cade in rovina , mentre investendo il Comune poche centinaia di Euro potrebbe al momento riportarlo a norma per l’uso sportivo nell’immediato e successivamente reperendo le risorse necessarie adeguarlo a quanto sopra esposto .
Così operando avremo nel breve tempo di nuovo la possibilità di poter vedere le partite della squadra che rappresenta la nostra città, non solo sul proprio territorio comunale ma dentro le mura cittadine, come tutt’ora avviene in tante città dove le squadre disputano le serie A , bastino come esempio Genova , Bologna e perché no anche Milano ove la zona di S Siro da decenni non è più periferica . Per fare questo naturalmente occorre volontà che in primis deve essere nella testa di chi governa la città, volontà che se esistesse andrebbe a cozzare con i vari interessi che sempre di più si vanno sviluppando sulla zona di Piano D’Accio da parte dei sempre più voraci imprenditori prenditori .Al momento diamo comunque sostegno alla Nuova Teramo Calcio sia a livello sportivo che dirigenziale per far sì che la zavorra affaristica che vuole usare lo sport per concretizzare affari economici e finanziari rimanga sempre più al di fuori e a congrua distanza dalla Teramo Calcio .
Questa sera alle ore 21,00 in massa a Piazza Martiri e a seguire sabato pomeriggio in quel di Montorio.
Antonio Topitti