HomeTelodiceTopyLe Scuole di Teramo e provincia sono sicure ai terremoti?

Le Scuole di Teramo e provincia sono sicure ai terremoti?

Cosa sta accadendo nel mondo della scuola? Dal momento della riapertura, il 13 settembre scorso si sono levati grida di allarmismi sulla sicurezza da più parti. Iniziarono da subito le mamme ponendo dei seri interrogativi sulla sicurezza sismica soprattutto nelle scuole della città capoluogo, dove sono collocati molti istituti superiori nonché molteplici circoli della scuola primaria.

Gli edifici scolastici in esercizio a Teramo e provincia sono sicuri si o no? In questi cinque anni trascorsi dal terremoto del  gennaio del 2016-2017, sono stati tutti messi a norma sismica ? Oppure ci sono dei lavori da fare, ma non li si fanno perché mancano le risorse e di conseguenza i progetti? A Teramo città, subito dopo il Terremoto furono dichiarati inagibili gli edifici della scuola media Savini e della S. Giuseppe, con il trasferimento di tutti gli alunni presso l’edificio della ex Molinari, senza però avervi mai fatto interventi strutturali a seguito  di una dichiarazione di inagibilità anni precedenti al terremoto 20016-17. Come mai quell’edificio da inagibile tornò agibile dalla sera al mattina facendo solo dei lavori di adeguamenti, divisori, pittura , ecc.? 

Gli edifici della Savini e della S Giuseppe, furono dichiarati inagibili perché in caso di nuove scosse rischiavano e rischiano di crollare? Oppure perché l’amministrazione al tempo in carica con il Sindaco Brucchi a capo, prese a pretesto il terremoto per accelerare operazioni di permuta degli edifici scolastici insistenti nel centro storico con i privati, al fine di realizzare un nuovo polo scolastico altrove, operazione poi partita? Non è che gli edifici in questione nel frattempo hanno subito più danni da atti vandalici a causa dell’abbandono, anziché dal terremoto? 

Vandali a parte, a quando i lavori di ristrutturazione e la messa in sicurezza  di questi due edifici ? Le coperture finanziarie ci sono? I Progetti ? 

E’ di questi giorni una dichiarazione dell’assessore alla edilizia scolastica Cavallari, di realizzare una nuova struttura negli spazi vuoti attigui alla Molinari, oltre al terreno, sono disponibili già le risorse e relativi progetti per realizzare questa opera? Oppure sono le solite dichiarazioni a fini politici, in prossimità del ritorno al voto amministrativo nel 2023?

 L’edificio della S. Berardo è sicuro o no?  Se si bene, ma se non lo è come mai è in esercizio? In merito, se non erro, mi pare di aver letto da qualche parte tempo fa, che la S. Berardo andrebbe abbattuta e ricostruita da zero per renderla sicura ai terremoti,  se nel frattempo avremo nuove scosse e di gradi elevati l’edificio reggerà? Un paio di scosse ci sono state il 22 settembre scorso con epicentro tra Civitella ed Ascoli Piceno, con la evacuazione immediata di tutte le scuole di Teramo. Per fortuna le scosse non sono state di gradi elevati , ma se questi  fossero state del livello dei terremoti dell’Aquila e di Amatrice le scuole cittadine avrebbero retto? 

I cittadini tutti, in particolare i genitori degli alunni, debbono avere la certezza della sicurezza dei luoghi dove per sei giorni a settimana, i propri figli trascorrono molte ore del proprio tempo ai fini dell’apprendimento.

Fra l’altro la sicurezza non è aiutata dalla carenza cronica del personale ATA della scuola è di questi giorni un documento della FLC CGIL, nel quale si evidenzia che la carenza di organico non riesce a far fronte come si dovrebbe;  alla vigilanza, all’assistenza, al supporto alla segreteria, mancando i requisiti minimi relativi alla sicurezza. Cose dette da un sindacato non da una mamma isterica e preoccupata a prescindere per la incolumità dei propri figli.

Ritenendo che la verità stia nel mezzo, ovvero che nel nostro territorio provinciale vi saranno sicuramente alcuni edifici scolastici non perfettamente a norma sismica, penso che la maggior parte a livello strutturale siano in buona salute, pertanto auspico che il nuovo governo negli anni futuri destini più risorse nella scuola pubblica, in modo da avere una didattica sempre più qualificata, servizi più efficienti e soprattutto edifici  possibilmente sicuri al 100 %.

Kaino 

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