È stata archiviata l’inchiesta sulla morte di un neonato avvenuta due anni fa all’ospedale Mazzini di Teramo. Il giudice Lorenzo Prudenzano ha accolto la richiesta del pm Francesca Zani, disponendo l’archiviazione per i nove indagati – medici e ostetriche – accusati di omicidio colposo. Secondo l’autopsia, il decesso fu causato da un distacco della placenta avvenuto a fine gestazione.
I genitori del piccolo, che da allora non smettono di cercare risposte, si erano opposti all’archiviazione, chiedendo un incidente probatorio. Ma il giudice, pur definendo “negligente” la condotta dei sanitari, ha spiegato che non è stato possibile dimostrare con certezza un nesso causale tra le omissioni e la morte del bambino.
Una decisione che si basa su un principio già affermato dalla Corte di Cassazione: senza prova certa del legame tra eventuali errori e l’esito fatale, l’azione penale non può essere sostenuta. Da qui, la conclusione del pm: «Non è possibile formulare una ragionevole prognosi di condanna».
