Estorsione e minacce a imprenditore turistico: il 2 maggio gli interrogatori di garanzia per tre arrestati
Si terranno giovedì 2 maggio gli interrogatori di garanzia per i tre uomini finiti in carcere con l’accusa di estorsione aggravata ai danni di un imprenditore del settore turistico della zona vibratiana.
I soggetti coinvolti sono un 27enne albanese, già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati a furti e rapine in diverse regioni italiane, e due residenti di Tortoreto, attualmente detenuti presso il carcere di Castrogno. Secondo quanto emerso dalle indagini, i tre avrebbero estorto circa 4.000 euro alla vittima nel corso di alcuni mesi, chiedendo denaro in cambio di “protezione” per evitare furti o danneggiamenti alle sue proprietà.
Un meccanismo che richiama da vicino le logiche mafiose del pizzo, tentativamente trapiantate anche nel territorio abruzzese.
Le indagini dei Carabinieri hanno rivelato anche un secondo aspetto inquietante: la presunta imposizione da parte del gruppo all’imprenditore affinché ospitasse soggetti legati al sodalizio, tra cui proprio il 27enne albanese, fino a poco tempo fa latitante.
A far scattare la svolta investigativa sono state le intercettazioni e il monitoraggio delle comunicazioni tra i due tortoretani: F.A., 68 anni, con precedenti penali e origini calabresi, e M.A., 38 anni. Da una conversazione registrata sarebbe emerso un progetto di sequestro e persino eliminazione fisica dell’imprenditore, ritenuto responsabile di aver collaborato con le forze dell’ordine.
L’inchiesta, ancora in corso, mira ora a far luce su possibili fiancheggiatori e ulteriori sviluppi dell’organizzazione criminale, in attesa dell’esito degli interrogatori che potrebbero confermare o ribaltare lo scenario finora ricostruito dagli investigatori.
