Lectus quest’anno racconta Pasolini. Presentato questa mattina alla biblioteca Delfico il progetto “Lectus/25 Pasolini icona pop”, un progetto di Renato Pilogallo a cura dell’associazione “Tessiture culturali” interpretato dalle voci del collettivo Lectus che quest’anno, a 50 anni dal suo brutale assassinio, ripercorre la storia di un grande intellettuale nelle sue numerose sfaccettature: regista, sceneggiatore, opinionista, scrittore, poeta.
Il percorso scelto da Lectus si muove su tre pilatri: il primo, una mostra documentale che si snoderà all’interno della Biblioteca Delfico che ospiterà anche tutti gli altri appuntamenti. La mostra ripercorre un tratto pop/olare della sua vita: le frequentazioni, le “sue” donne, il suo sguardo da cineasta, la sua Roma e tutto il mondo delle arti che lo ha narrato, osannato, insultato, musicato, descritto. Un viaggio con 200 riproduzioni fra foto e documenti.

Altro filone del racconto il “freestyle semiologico” rivolto agli studenti delle scuole superiori con quattro appuntamenti a tema: “Dissing pasoliniano e le periferie dell’Hip – Hop”; Eros e Thanatos in Pasolini; “Da Che Guevara a Er Paso: il merchandising del rivoluzionario”; “Pierpaolo Pasolini e i conflitti morali”.
Infine, otto appuntamenti con ospiti e letture.
– 18 ottobre alle ore 17 apertura della mostra con Diego Fusaro, introduce Emanuela Cichella: modera Carla Dragoni;
– 24 ottobre ore 17 Underground, la Roma di Paolini di Dario Pontuale: modera Giovanna Frastalli
– 31 ottobre ore 17 Il cinema corsaro di Pasolini a cura di Leonardo Persia
– 2 novembre ore 17.30 “Cultura popolare, partecipazione, politica e nuovi mezzi di comunicazione per le masse” con Guido Saraceni: introduce Antonio D’Amore
– 6 novembre ore 17 “Censura: di poteri e benpensanti” con Enzo Di Salvatore: modera Nicoletta Tosti
– 8 novembre ore 16.30 “Siamo tutti in pericolo” ultima intervista di Pasolini con Antonio Paolini e Paolo Mastri: introduce Pina Manente
– 13 novembre ore 16.30 spettacolo teatrale interpretato da Emanuela Di Francesco “..così io ti piango” di Oriana Fallaci. Introduce Francesca Maoloni
– 15 novembre ore 17 “Pier Paolo Pasolini un caso mai chiuso” con l’avvocato Stefano Maccioni: introduce Antonio D’Amore.
In chiusura “Una storia sbagliata” con Walter Di Giacinto e Alessandro Valchera voce e chitarre.
“Un progetto maturato in quasi cinque anni di lavoro – ha raccontato questa mattina Renato Pilogallo – che ha avuto una sorta di prologo a Mosciano Sant’Angelo e poi a Foggia e che quest’anno ha incontrato la piena adesione dell’amministrazione comunale e della Regione attraverso la Biblioteca Delfico che verrà letteralmente allestita con la mostra e diventerà un palcoscenico per gli incontri. C’è molto del linguaggio teatrale in tutto il progetto che non ha la pretesa di essere esaustivo rispetto ad un intellettuale tanto sfaccettato: vogliamo restituire l’attualità del suo pensiero riconducendolo da personaggio a persona con il suo sguardo attento e mai distaccato dalla realtà, i suoi tic, le sue contraddizioni e la sua qualità estetica”.
“Una proposta davvero interessante che finalmente vede la luce a Teramo anche grazie alla convenzione che il Comune ha stipulato con la Regione Abruzzo per restituire alla Biblioteca il ruolo di luogo fulcro di iniziative, oggi possibile grazie al fatto che la Delfico può rimanere aperta ben oltre i tradizionali orari” ha dichiarato il sindaco Gianguido D’Alberto.
“Uno sforzo organizzativo per la Biblioteca che diventa una sorta di teatro per quasi un mese dove mettere in scena tutti i pezzi di questo articolato racconto su un personaggio che si è posto al crocevia di tutte le arti: una delle grandi figure del ‘900” non solo italiano”: ha sottolineato il responsabile della “Delfico” Dimitri Bosi.
“Lectus si ripropone portando il suo timbro di fabbrica: quello di un collettivo di voci che interpreta il nostro tempo – ha concluso Pina Manente – oggi sentiamo la mancanza di Pasolini, ci sarebbe piaciuto ascoltare il suo pensiero sui fatti di oggi, sulle nuove guerre, sul pensiero polarizzato e spesso manicheo della politica lui che amava la complessiva e odiava l’omologazione; sui nuovi mezzi di comunicazione e informazione confluiti nel mare digitale dei social”.
In chiusura, un pensiero speciale e affettuoso è stato rivolto da Renato Pilogallo all’avvocato Gianni Gebbia, scomparso nelle ultime ore, fra i protagonisti della prima ora del progetto Lectus.