



Questa mattina conferenza stampa a Piazza Martiri da parte del Comitato a salvaguardia del Mazzini e del sito di Villa Mosca.
Conferenza aperta alla città, dove hanno preso parola anche i cittadini.
Tutti gli interventi hanno posto l’accento sulla inopportunità di realizzare una nuova struttura in località Piano D’Accio, zona a rischio esondazione e insalubre, per una spesa di oltre 300 milioni di €, di cui disponibili solo 81,5.
Il Comitato ancora una volta ha proposto, supportato dallo studio fatto a suo tempo da Promedia, di ristrutturare il primo lotto del Mazzini e abbattere e ricostruire il secondo.
Il tutto con una spesa di 150 milioni di €, motivandolo con la storica salubrità del sito, il Sanatorio vi fu realizzato agli inizi del secolo scorso, ma soprattutto perché il sito di Villa Mosca è già strutturato, con parcheggi al coperto, in parte ancora da ultimare, elisoccorso, viabilità multipla, oltre alla disponibilità di terreni di proprietà da parte della Asl per consentire l’ampliamento del secondo lotto durante la fase della ricostruzione.
Il consigliere Comunale Fracassa ha letto una lettera da parte del segretario della UIL Giammartino, ove si annuncia che il sindacato ha presentato il ricorso presso la segreteria del TAR, patrocinato da un avvocato di fama nazionale ritenendo la operazione sul Nuovo Ospedale portata avanti dalla Asl del tutto illegittima.
Tutti gli interventi hanno criticato l’operato della Regione e della Asl, oltre che sui contenuti della proposta del Nuovo Ospedale, per il fatto che tutto l’iter amministrativo in merito è secretato. Il Comune è stato criticato per aver bocciato la proposta del Comitato di indire un referendum attraverso il quale tutti i cittadini avrebbero potuto partecipare alla scelta del sito del nuovo ospedale, evidenziando che la raccolta firme contro lo spostamento del Mazzini ha raggiunto quasi novemila adesioni.
Kaino
