
L’evento tragico che ha colpito i ragazzi di Foggia ha suscitato una grande mobilitazione di solidarietà e vicinanza da parte di tutto il mondo sportivo e della comunità. La perdita di giovani vite in circostanze così drammatiche scuote profondamente non solo i familiari e gli amici, ma anche chi condivide la stessa passione per il calcio.
3 ragazzi, rispettivamente di 21,17 e 13 anni hanno perso la vita al ritorno da una trasferta a Potenza per seguire la propria squadra del cuore. L’incidente è avvenuto nella serata del 13 ottobre scorso. L’autovettura, con i tre ragazzi al suo interno, ha impattato un altra vettura proveniente dal senso opposto di marcia, in prossimità di una curva a pochi metri dall’uscita Potenza est, in un tratto di strada molto pericoloso sulla statale Potenza-Melfi.
Il gesto di vicinanza da parte del tifo organizzato di Teramo, che ha esposto uno striscione all’esterno del vecchio stadio comunale, per esprimere la propria solidarietà, è un chiaro segno di come la passione per il calcio possa unire anche al di là delle rivalità. La frase «La vostra tragedia è di tutti quelli che viaggiano con la stessa passione e gli stessi ideali» sottolinea un sentimento di appartenenza a una comunità più grande, in cui il dolore di pochi diventa il dolore di molti.
I funerali, che hanno visto la partecipazione di oltre 20.000 persone, inclusi ultras di diverse squadre italiane, testimoniano che, nonostante le differenze che possono esistere tra i tifosi, l’umanità e il rispetto per la vita prevalgono in momenti di lutto. L’incontro al Pino Zaccheria, stadio del foggia, che ha ospitato una manifestazione dopo il funerale in chiesa, è diventato un simbolo di unione e solidarietà, dimostrando che il calcio può anche essere un mezzo per diffondere messaggi di speranza e sostegno reciproco, anche nei momenti più bui.