Un 30enne teramano è stato rinviato a giudizio con l’accusa di maltrattamenti aggravati dall’età della vittima e di estorsione. Secondo la Procura, avrebbe per mesi vessato e picchiato l’anziano padre per ottenere denaro da spendere in cocaina.
I maltrattamenti sarebbero iniziati dopo la morte della madre, durante la convivenza con il genitore. Nonostante le minacce e le aggressioni, l’anziano avrebbe continuato a dargli piccole somme, sperando in un cambiamento. Le intimidazioni, sempre secondo l’accusa, si sarebbero estese anche ad altri familiari, intervenuti più volte in difesa dell’uomo.
La situazione è degenerata con un ultimo episodio particolarmente violento, che ha spinto l’80enne a denunciare il figlio. Da lì, l’attivazione del Codice Rosso, le indagini e il provvedimento di allontanamento dalla casa familiare. Il padre ha raccontato ai carabinieri un clima di costante paura, tra botte e minacce, anche dopo aver ceduto denaro. Lo riporta il centro