Con l’emergenza Covid, in città, nei quartieri e nelle frazioni, tutti i pubblici esercizi hanno avuto la possibilità di posizionare tavolini all’esterno, occupando più suolo pubblico della norma da parte degli occupanti ma lo si è concesso ex novo anche a chi concessione non ne aveva, naturalmente entro i limiti della viabilità e della circolazione dei mezzi di locomozione e delle persone.
A seguito di questa iniziativa intrapresa nel 2020, tutte le vie e piazze della città, dove esistono pubblici esercizi di varia natura soprattutto nelle ore serali si sono molto vivacizzate, perché essendo proibito l’utilizzo degli spazi interni dei locali, per molti alquanto angusti, l’utenza è stata “costretta ” per gustare e consumare i prodotti a fare uso dei tavoli all’esterno.
A distanza di due anni, possiamo facilmente affermare che la scelta in merito è stata sicuramente azzeccata per varie ragioni:
-in primo luogo ha permesso agli operatori del settore di continuare a lavorare, di conservare il fatturato tradizionale per alcuni anche di aumentarlo, avendo questi più spazio a disposizione.
_ La cosa è stata bene accolta dalla potenziale clientela, perché passato il periodo di lockdown, è potuta uscire di casa e godersi un aperitivo o una bella mangiata all’aperto senza il pericolo di contagio dal Covid.
– Ne è guadagnata anche l’estetica dei vari spazi pubblici, perché con occupazione de suolo e relativo arredo nella stragrande maggioranza dei casi realizzata con gusto, gli spazi interessati si sono abbelliti di molto.




Certo sin dall’inizio di questa operazione non sono mancati contestatori e Criticoni, giustificando le proprie critiche dal fatto di avere difficoltà a circolare anche da pedoni.
Non è mancato giorno che qualche bontempone Criticone, non si sia lasciato andare nell’affermare assurde stupidità e idiozie contro il posizionamento all’esterno dei tavoli dei pubblici esercizi.
Addirittura nonostante l’emergenza Covid non sia passata ma solo affievolita, c’è chi sostiene che il provvedimento di concessione oltre la misura storica concessa vada revocato da subito.
Il mio pensiero in merito è che visti i riscontri positivi, sia economici, di fruibilità ed estetici, che nel complesso ha migliorato la vivacità e qualità della vita del centro urbano in particolare nelle ore serali, la concessione di poter posizionare tavoli all’esterno da parte dei pubblici esercizi debba essere concessa alle stesse condizioni di oggi anche ad emergenza Covid del tutto superata, cosa che mi auguro avvenga prima possibile.
Antonio Topitti
