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Truffe ed estorsioni: tre casi in provincia di Teramo

Ancora tre episodi di truffe ed estorsioni in provincia di Teramo, che vedono coinvolti in prevalenza cittadini anziani e vittime del web. A Torricella Sicura, Isola del Gran Sasso e Silvi Marina i Carabinieri hanno portato a termine operazioni che evidenziano la necessità di mantenere alta l’attenzione, soprattutto nei confronti delle fasce più vulnerabili della popolazione.

Un uomo residente fuori provincia è stato denunciato per truffa aggravata. Il truffatore ha contattato un anziano del posto, inizialmente tramite messaggio su cellulare, simulando una comunicazione da parte della piattaforma Booking.com per un presunto pagamento in sospeso. Poco dopo, ha telefonato alla vittima spacciandosi per un maresciallo dei Carabinieri di Teramo, riuscendo a convincerlo a effettuare un bonifico istantaneo di 15.500 euro su un IBAN da lui fornito. I Carabinieri, allertati dalla vittima, sono riusciti a risalire al presunto autore.

A Silvi Marina, i Carabinieri hanno arrestato un uomo del posto, già sottoposto alla misura della detenzione domiciliare per reati di truffa e furto. L’uomo, più volte sorpreso a violare le prescrizioni, è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria di Pescara che ha disposto la revoca dei domiciliari e il trasferimento presso il carcere di Teramo.

Due uomini residenti fuori provincia sono stati denunciati per estorsione aggravata. Contattavano la vittima su Instagram, simulando una conversazione con una donna attraente. Dopo aver ricevuto foto intime, lo hanno minacciato di pubblicarle online, riuscendo a farsi versare 6.000 euro tramite pagamenti digitali.

Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Teramo, da tempo attivo su questo fronte, rilancia la campagna di prevenzione contro le truffe agli anziani e i raggiri online, attraverso iniziative strutturate e diffuse sul territorio.

Il Comando ricorda che nessuna forza di polizia o ente pubblico richiede versamenti di denaro per liberare parenti o per pagare debiti o assicurazioni. In caso di richieste sospette, è fondamentale chiamare immediatamente il 112, parlarne con un familiare, un vicino o una persona fidata, senza agire d’impulso.

Particolare attenzione va posta anche alle conversazioni sul web:
– Non inviare foto intime, dati sensibili o informazioni personali a sconosciuti.
– Se durante una telefonata si sospetta un inganno e il proprio telefono sembra “bloccato”, interrompere il dialogo o rivolgersi subito a un vicino di casa.

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