“A distanza di mesi dalle segnalazioni della UGL Teramo, nulla sembra essere cambiato all’interno del Comando di Polizia Locale di Roseto degli Abruzzi.
L’unico intervento dell’Amministrazione è stata l’assunzione, tramite mobilità, di due agenti che non prenderanno servizio prima di fine anno. Ma non si tratta di nuove assunzioni perché andranno a sostituire un agente andato via a dicembre 2024 e un agente andato via a giugno 2025. Quindi il 2025 si concluderà con un organico inferiore di 1,5 unità rispetto al 2024. Dal 2023 ad oggi le unità in più sono state solo 3 oltre ad un graduato. Si continua a curare con la tachipirina un malato grave che avrebbe bisogno di antibiotici ad ampio spettro. Prima dell’estate si parlava di potenziamento, riorganizzazione e rilancio del servizio, paragonandolo a realtà ben più funzionali. Oggi, nulla è migliorato.
La sede del Comando resta vetusta e trascurata, priva di manutenzione ordinaria. Non si contano i casi di mancata erogazione di energia elettrica in assenza di un generatore di corrente con conseguente disservizi all’utenza ed agli agenti su strada.
Sul fronte dei mezzi e delle dotazioni, “tutto tace”: parco veicoli invariato, attrezzature minime assenti o obsolete, nessun investimento in sicurezza e tecnologia a parte il futuro dispositivo Cerbero per sanzionare conducenti senza assicurazione o revisione e un software per i sinistri stradali eppure stiamo parlando del Comando della seconda città più grande della provincia di Teramo, che dovrebbe essere un fiore all’occhiello, simbolo di presenza, efficienza e vicinanza alla popolazione.
Invece, la realtà è opposta: la cittadinanza lamenta una sempre più evidente assenza sul territorio. Come potrebbe essere diversamente, con personale ridotto e strutture inadeguate? La sensazione diffusa è che manchi visione, programmazione e rispetto per chi ogni giorno garantisce ordine e sicurezza.
Roseto merita un Comando efficiente, moderno e operativo. Non un ufficio al buio, silenzioso e dimenticato, dove il personale, pur ridotto al minimo, continua a garantire i servizi essenziali dentro e fuori le mura del comando.
E nonostante questa cronica carenza il signor Sindaco continua a chiedere turni straordinari al personale. Il Comandante a sua volta traduce queste richieste come sue e le gira ai pochi uomini in servizio dimenticando che l’articolo 32 del CCNL consente lo straordinario solo in caso di eventi straordinari e calamità nazionali, consultazioni elettorali e referendarie, censimenti, emergenze sanitarie o picchi eccezionali di attività e mai per compensare carenze di organico.
Le promesse sono finite: ora servono fatti concreti, investimenti e rispetto. Il perdurare della situazione ci vedrà costretti a proclamare lo stato di agitazione del personale, nelle modalità previste dalla legge, conclude il sindacato”.