HomeLa Finestra Sul CortileYukio Mishima - Il D'Annunzio del Sol Levante

Yukio Mishima – Il D’Annunzio del Sol Levante

Il 14 gennaio 1925 nasceva Yukio Mishima al secolo Kimitake Hiraoka. “In un corpo magnifico c’è qualcosa di tragico, perché in esso sono assenti sia lo squallore che il ridicolo.”

Yukio Mishima

A cent’anni dalla nascita di Yukio Mishima, Infinito samurai esplora l’opera e l’enigmatica figura di uno degli autori più controversi e affascinanti del Giappone contemporaneo.

Una collettanea di scritti tra cui uno del teramano Pietro Ferrari. La fascinazione di Mishima per l’Occidente è ben nota. Indossava abiti italiani di classe e fumava sigari cubani. Quando costruì la sua sfarzosa abitazione nel 1958, confidò come spunto allegorico al suo architetto di volersi sedere su una sedia in stile rococò vestito in jeans e camicia hawaiana. Il risultato del suo progetto architettonico fu un mélange di statue greche e mobili d’epoca francesi degni di un set cinematografico, tra lo sconcerto di molti giapponesi che ricevettero inviti ai suoi cocktail party su cartoline marchiate Tiffany.
Era un avido lettore di penne del calibro notevole, tra cui Gide e Cocteau, Novalis, Henry Miller, Fitzgerald, Truman Capote ed Hemingway, che ammirava in modo stravagante. Ma sebbene il suo stile di vita fosse irreprensibilmente esterofilo almeno in superficie, nelle sue esternazioni più intime esprimeva sempre lo stesso grido di lamento. E il 25 novembre 1970 consegnò all’“ambivalenza culturale” il tributo finale, quando si suicidò nel modo più giapponese che si possa immaginare, commettendo seppuku.

Video intervista sulla figura di Y.M.

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