Soltanto sei giorni fa mi sono permessa di ricordare come l’avvio di un nuovo anno scolastico tornasse ad interrogare il Comune di Teramo sul perché non abbia messo in sicurezza nemmeno uno dei 33 edifici pubblici adibiti a scuole (https://www.teramonews.net/inizia-la-scuola-teramo-e-sempre-la-cenerentola-sulla-sicurezza-degli-edifici/).
Meno di una settimana dopo abbiamo avvertito il nuovo sciame sismico che si sta manifestando a pochi chilometri a nord di Teramo e, per l’occasione, l’Assessore comunale delegato all’Edilizia scolastica è stato intervistato sull’argomento.
L’intervistatrice gli ricorda giustamente che si dovrebbe accelerare sulla ricostruzione e sulla messa in sicurezza delle scuole e lui, fresco e sereno, risponde incredibilmente così: “Siamo in una fase avanzata, abbiamo iniziato ad approvare i progetti preliminari e a chiedere la presentazione dei progetti definitivi ed esecutivi. Io credo che nel giro di pochi mesi potremo avviare le gare per poter vedere i cantieri aperti. È normale che in una circostanza di questo tipo (cioè con i nuovi terremoti in corso, ndr) viene maggiormente evidenziato il tempo che è stato perso rispetto a quello che in qualche modo siamo riusciti a raggiungere. Però dobbiamo fare di necessità virtù e sentirci tutti quanti responsabili di quello che sta accadendo, sperando che queste scosse possano finire nel più breve tempo possibile”.
Il tenore letterale di tali dichiarazioni pretende una presa di posizione delle famiglie, degli insegnanti, degli alunni, dei cittadini tutti, affinché l’Assessore all’Edilizia scolastica venga sollevato dalla responsabilità di una simile delega, o in alternativa rassegni sua sponte le dimissioni da una carica che palesemente lo ha visto soccombere per dichiarata incapacità nell’ottenere il minimo dei risultati.
Sottolineo: l’Assessore ha appena detto – dopo 4 anni e mezzo di gestione dell’attuale maggioranza e pochi minuti dopo il verificarsi dello sciame sismico del 22 settembre 2022 – che il Comune ha appena “iniziato ad approvare i progetti preliminari” relativi alla riqualificazione degli edifici scolastici teramani.
Cioè a dire: il Comune ha appena iniziato ad approvare la prima e più elementare fase della progettazione, cui debbono seguire le due fasi più difficili ed impegnative (progetto definitivo e progetto esecutivo), cui dopo deve seguire lo svolgimento della gara, cui deve far seguito l’affidamento dell’appalto, e dopo l’apertura del cantiere, e dopo ancora la realizzazione delle opere edilizie di consolidamento e di miglioramento/adeguamento sismico, ed infine tutta la fase impiantistica, di collaudo, ecc. ecc., fino all’inaugurazione e al rientro delle scolaresche nella scuola riqualificata e finalmente sicura per i nostri figli frequentanti.
Insomma, siamo ancora a carissimo amico.
L’Assessore crede di parlare ai gonzi, ma non fa ridere per nulla né la velata autoaccusa (“viene maggiormente evidenziato il tempo che è stato perso”), né la presa per i fondelli indirizzata ai residenti (“dobbiamo sentirci tutti quanti responsabili di quello che sta accadendo”) e né la infelice e tragica ammissione di impotenza (“sperando che queste scosse possano finire nel più breve tempo possibile”).
Non siamo noi, poveri genitori, a doverci sentire responsabili per la mancata riqualificazione delle scuole, bensì il proprietario degli edifici scolastici che è il Comune (e chi lo gestisce da 4 anni e mezzo).
Caro Sindaco e caro (spero già dimissionario) Assessore all’edilizia scolastica (e per maggior scorno pure con delega alla Protezione civile), la realtà è che le scuse non reggono, perché in questi anni le gru dei cantieri non si sono alzate e i nostri figli continuano ad andare a scuola dentro edifici sempre insicuri sismicamente.
Dovete rendere conto alla cittadinanza del vostro fallimento, vieppiù perché la settimana scorsa – con gli stessi finanziamenti statali dei terremoti 2016-2017 – sono state INAUGURATE le scuole di Civitella del Tronto (Te), di Castilenti (Te), di Castiglione Messere Raimondo (Te) e di Civitella Casanova (Pe).
Nessuno venga a dirci che in quei piccoli Comuni sono dei Superman, perché hanno semplicemente fatto in tempi normalissimi il loro dovere di amministratori.
Noi a Teramo non siamo nemmeno lontanamente alle viste delle nostre riqualificazioni scolastiche.
Sei giorni fa, facile Cassandra, scrivevo: “Nella speranza che qualsiasi ulteriore evento nefasto (e purtroppo ne abbiamo visti troppi) non sopraggiunga a farci imprecare contro la solita burocrazia cieca e sorda, mentre gli amministratori fanno a gara ad autoassolversi dinanzi alle telecamere”.
Non passa una settimana e uno sciame sismico si riaffaccia nelle nostre vite, i microfoni arrivano sotto al mento degli amministratori, e ci troviamo a dover sentire affermazioni vergognose di autoassoluzione, con la beffa dello scarico di responsabilità verso tutta la cittadinanza che paga le tasse per farsi prendere per i fondelli da amministratori incapaci.
Ipàzia